Scuole Montane: Ddl per punteggi e indennità
Prosegue l’iter di approvazione in Parlamento del disegno di legge sul riconoscimento e la promozione delle zone montane, con all’interno degli articoli dedicati specificamente al settore scolastico, con l’obiettivo di


Prosegue l’iter di approvazione in Parlamento del disegno di legge sul riconoscimento e la promozione delle zone montane, con all’interno degli articoli dedicati specificamente al settore scolastico, con l’obiettivo di incentivare la presenza di sedi e personale in queste aree territoriali: in particolare, nel testo del ddl in questo momento all’esame dalla Camera, sono riportati dei passaggi che prevedono anche dei benefici per i lavoratori della scuola che vi prestano servizio. Domani, mercoledì 12 marzo, è previsto che la V Commissione di Montecitorio voterà gli emendamenti della maggioranza suggeriti da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, proposti proprio con il preciso scopo di prevedere una indennità per i lavoratori della scuola, come già ottenuto per le piccole isole sui risparmi del credito di imposta non utilizzato per locazione o acquisto casa.
“Sulle scuole montane – commenta lo stesso Marcello Pacifico, leader dell’Anief – riteniamo di essere sulla strada giusta: perché fare avere anche soltanto fino a 1.000 euro l’anno al personale della scuola che presta servizio in territori disagiati rappresenta un segnale importante, un ristoro minimo, per chi è costretto ogni giorno a lavorare nelle difficoltà, facendo sacrifici non indifferenti e affrontando spese aggiuntive a volte anche ingenti: è bene anche ricordare che l’indennità di sede da collocazione territoriale disagiata, per estensione da assegnare anche al personale ATA che percepisce tra gli stipendi più bassi della PA, meno di 25mila euro lordi l’anno, non è un premio ma la diretta conseguenza di chi opera quotidianamente con surplus di impegno, di tempo e di spese aggiuntive”.
Il testo del disegno di legge prevede che “entro 90 giorni dall’approvazione della legge, un Decreto del Presidente del Consiglio definirà i criteri necessari per ottenere il riconoscimento di scuola di montagna. Se un istituto scolastico è composto da più plessi, i benefici previsti dalla normativa saranno applicabili esclusivamente al plesso situato in un comune riconosciuto come montano”. Inoltre, nel ddl c’è scritto che “le scuole che rientrano nella definizione di scuola di montagna potranno beneficiare di una deroga al numero minimo di alunni per classe, facilitando così il mantenimento dell’offerta formativa anche in zone con una bassa densità abitativa. Il disegno di legge prevede incentivi per i docenti che lavorano in scuole di montagna: un punteggio aggiuntivo nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e nei concorsi per il ruolo, se si è prestato servizio per almeno 180 giorni; un ulteriore punteggio aggiuntivo per chi ha insegnato in pluriclassi; un vantaggio nei trasferimenti, con l’assegnazione di un punteggio specifico nelle procedure di mobilità”.
È anche previsto che “il personale scolastico che sceglierà di acquistare o affittare un’abitazione in un comune sede di una scuola di montagna” possa “usufruire di un credito d’imposta pari al 60% delle spese di affitto o mutuo, fino a un massimo di 2.500 euro annui. Nei comuni montani con meno di 5.000 abitanti, in cui siano presenti minoranze linguistiche storiche pari ad almeno il 15% dei residenti, il credito d’imposta sarà incrementato al 75%, con un tetto massimo di 3.500 euro annui”.