Alunna fermata per le troppe assenze ma il Tribunale ribalta la decisione dei docenti.
Il Tar di Bari ha accolto il ricorso presentato dai genitori di una bambina di 7 anni, bocciata alla Scuola Primaria per l’eccessivo numero di assenze maturate durante l’anno scolastico.
La storia è stata raccontata da Il Quotidiano di Puglia, che ha riportato il giudizio redatto dal Collegio docenti. “L’alunna – riporta il quotidiano – è integrata nel gruppo di classe. Rispetta gli altri, ma poco le regole scolastiche e la vita sociale. Ha sviluppato un impegno limitato alla richiesta. Ha evidenziato un interesse selettivo. La partecipazione è stata discontinua e sollecitata. Ha raggiunto una minima autonomia personale. Il metodo di studio è essenziale per le fasi del lavoro scolastico. A causa delle sue ripetute assenze la preparazione risulta lacunosa, pertanto è insufficiente”.
Il Tar, però, è stato chiaro ed esplicito: “Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”.
Anzi, a detta del Tar, dovrà essere la scuola ad attivare specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Lo stesso Tribunale amministrativo regionale ricorda che la bocciatura, alla scuola primaria, è ammessa soltanto “in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”.
Le condizioni di salute della piccola studentessa hanno pregiudicato la sua presenza a scuola e, direttamente, anche il rendimento scolastico. I giudici del Tar hanno deciso di annullare la bocciatura, consentendo alla bambina di frequentare la terza classe primaria, condannando ministero e scuola a risarcire la famiglia con mille euro.
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