Metodi troppo irruenti: maestra condannata
È stata condannata per i metodi troppo severi e angusti una maestra supplente di una scuola dell’Infanzia di Faenza. Una controversia nata dal momento in cui tre genitori avevano espresso
È stata condannata per i metodi troppo severi e angusti una maestra supplente di una scuola dell’Infanzia di Faenza. Una controversia nata dal momento in cui tre genitori avevano espresso la propria preoccupazione in merito alle modalità irruente della donna che, di tutta risposta, ha querelato i tre con l’accusa di essere stata minacciata. Nel processo, però, la corte d’Appello ha confermato il primo grado di giudizio, assolvendo i tre.
I fatti risalgono al 2019, quanto i genitori hanno sporto denuncia nei confronti dell’insegnante. Di tutta risposta la docente ha riferito che in tre diverse occasioni sarebbe stata minacciata dai genitori all’interno dell’istituto , con frasi intimidatorie come “faremo di tutto per non farti insegnare mai più”. L’escalation è arrivata al punto di non ritorno quando uno dei bambini ha mostrato segni di graffi al braccio, sostenendo di essere stato afferrato dalla maestra.
La donna è stata condannata nel dicembre 2021 per metodi giudicati “inadeguati” con i bambini. Una sentenza impugnata e per la quale si aspetta ancora l’appello. La condanna in prima grado (6 mesi) è stata sospesa per abuso di mezzi di correzione e lesioni personali. Perciò i legali dei genitori hanno insistito per l’assoluzione, etichettando la denuncia dell’insegnante come strumentale e basata su racconti parziali.
L’appello si è concluso ieri a Ravenna, e ha confermato la sentenza di primo grado con l’assoluzione dei genitori.
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