Clamorosa decisione in Valle d’Aosta: alunno ammesso in seconda media.
A decidere le sorti della promozione di uno studente, a volte, può anche essere un giudice al posto del docente, con un martello di legno che sostituisce la celebre pagella che può spedire alla classe successiva un alunno o bloccarlo in quella attuale.
Il Tar della Valle d’Aosta ha annullato il verbale con cui il consiglio di classe di un’istituzione scolastica non aveva ammesso un alunno alla seconda classe della scuola media inferiore. Secondo i giudici, che citano una pronuncia del Consiglio di Stato, la non ammissione è “un’eccezione che si realizza solo all’esito negativo ‘dell’esame predittivo e ragionato delle possibilità di recupero in più ampio periodo scolastico’. Nella griglia di valutazione del ragazzo erano presenti ben sette insufficienze, ma mai inferiori al 5.
Anche una circolare del ministero dell’Istruzione (n.1865 del 2017) “precisa che l’ammissione alle classi successive della scuola secondaria di primo grado è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento di una o più discipline”. Si era costituita in giudizio la Regione Valle d’Aosta ma non l’istituzione scolastica. Già nella fase cautelare, all’inizio del settembre scorso, il Tar aveva ammesso, con riserva, l’alunno alla classe seconda.
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