Tivoli, bocciata a scuola ma promossa dal Tar
Tivoli, studentessa con 6 insufficienze bocciata dalla scuola ma promossa dal Tar Ha del paradossale quanto accaduto in una scuola secondaria di I grado di Tivoli, dove una studentessa di

Tivoli, studentessa con 6 insufficienze bocciata dalla scuola ma promossa dal Tar
Ha del paradossale quanto accaduto in una scuola secondaria di I grado di Tivoli, dove una studentessa di undici anni è approdata in seconda media grazie alla decisione del Tar del Lazio che ha ribaltato la bocciatura data dal consiglio di classe. Lo scrutinio di fine anno era stato abbastanza chiaro, con la bocciatura deliberata all’unanimità viste le insufficienze (di cui una grave) della ragazza in 6 materie: geografia, francese, matematica, scienze, inglese e musica.
Una scelta alla quale si sono opposti i genitori della studentessa. La coppia ha presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento del provvedimento. E il giudice ha dato loro ragione. Dai documenti relativi alla bocciatura messi a punto dai docenti emerge che “nel corso dell’anno la ragazza ha avuto una frequenza regolare” a scuola e il comportamento è stato “buono”. L’impegno tuttavia si è rivelato “scarso e inadeguato, sia nell’esecuzione dei compiti che nello studio”.
Ciò che i professori non avrebbero considerato, da quanto si legge nella sentenza, sarebbero i miglioramenti fatti registrare dalla studentessa. “L’alunna, dal primo mese di scuola fino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i propri voti”, scrivono i giudici nella sentenza. E la scuola – sempre secondo il Tribunale amministrativo – ha anche le sue responsabilità per non aver messo a disposizione “sistemi di ausilio e di supporto per il recupero”.
Una decisione, quella del Tar, che ha già smosso la politica. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha detto che a breve leggerà la sentenza per capire le motivazioni che hanno spinto i giudici. Sul tema si è espresso anche il ministro leghista, Matteo Salvini. “scelta sbagliata, diseducativa, irrispettosa del lavoro degli insegnanti che per un anno hanno seguito la ragazza. La promozione “è un diritto”? Da papà, non penso che così facendo i genitori abbiano aiutato la loro figlia a crescere. Vorrei conoscere questi giudici”.